C’era una volta
Sono giorni che mi dico che è il giorno giusto per scrivere una nuova Piccola Storia Inutile, e nella mia testa inizio a dirmi C’era una volta, ma poi lì mi fermo e non vado più avanti. Ora le piccole storie di persone incontrate per caso sfuggono dalla mia presa e non so dire bene,…
Sulla solitudine, e sul mio incontro con la poesia di Faruk Šehić
Gli altri vedono qualche foto di me con i capelli al vento e Zelda al mio fianco. Io guardo le foto che Facebook mi ripropone e vedo il ricordo di un viaggio molto bello fatto con mio marito e mia figlia, e ovviamente con Zelda. In queste foto vedo anche di aver trascorso mazza giornata…
La scrittura come arma
La scrittura, per me, non è mai stata un esercizio di chiusura, non è mai stata la pratica dello scontro. È una postura di osservazione, di studio. Nella scrittura vedo meglio anche quando non trovo tutte le risposte agli interrogativi che mi hanno fatta avvicinare a ciò che da lontano aveva una forma indefinita. È…
Scrivere di altri luoghi e popoli
La difficoltà, che poi spesso diventa un problema, di scrivere romanzi ambientati all’estero (interamente o in gran parte; più pagine estere ci sono e più il problema è esteso: una macchia d’olio che appesantisce e danneggia tutto ciò che incontra) è che chi scrive di quell’estero deve saperne un po’ di più di qualche fatto…
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– Scritti apolidi –